Teoria dell'esemplare

La teoria dell'esemplare è, in psicologia, una teoria che concerne il modo in cui gli esseri umani categorizzano gli oggetti e le idee. Questa teoria propone che ciascun individuo fa delle scelte di categorizzazione comparando nuovi stimoli con unità già immagazzinate in memoria. Queste unità sono chiamate esemplari. Il nuovo stimolo è assegnato alla categoria basandosi sul più grande numero di somiglianze che sussistono con gli esemplari di quella categoria. Per esempio, il modello propone che le persone creino la categoria "uccello" mantenendo nella loro memoria una collezione di tutti gli uccelli di cui hanno avuto esperienza: rondini, pettirossi, struzzi, pinguini, etc. Se il nuovo stimolo è abbastanza simile ad alcuni degli esemplari di uccello conservati in memoria, la persona categorizza lo stimolo nella categoria "uccello".[1] Diverse versioni della teoria hanno condotto ad una semplificazione di pensiero concernente l'apprendimento dei concetti, poiché suggeriscono che le persone usino memorie già incontrate per determinare la categorizzazione, piuttosto che creare un riassunto astratto di rappresentazioni aggiuntivo.[2]


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